Nel disegno di legge delega sugli appalti, è stata inclusa la previsione di promuovere le imprese che realizzano le pari opportunità.
All’interno del disegno di legge passato ieri al Senato, vi è l’inclusione di meccanismi volti a premiare la realizzazione delle pari opportunità. Tale ddl riguarda tutti i bandi pubblici e le gare. Le indicazioni per tale disegno di legge derivano dal ministro del lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando. Le pari opportunità in questione riguardano il gap generazionale, la differenza di genere nonché l’inclusione di disabili all’interno dei posti di lavoro.
Già all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, vi sono dei meccanismi che prevedono la clausola del 30% legata alle assunzioni di donne e giovani. Un passo in avanti deciso per l’Italia, che si impegna a promuovere l’inclusione di tutti, senza guardare alle differenze del singolo. Inoltre, delle fonti del ministero del Lavoro specificano che i costi della manodopera e quelli della sicurezza devono sempre essere divisi “dagli importi assoggettati a ribasso”.
L’impegno per un’Italia più unita e con meno discriminazioni è encomiabile, e ancora più significativo dopo la giornata internazionale della donna passata di recente. Considerando che il “wage gap” tra donne e uomini è ancora un problema in Italia, come del resto in moltissimi paesi del mondo, fare un passo in avanti e garantire pari opportunità a tutti è fondamentale. Senza guardare ad aspetti come il genere e l’età.
La situazione non è facile nemmeno per i giovani. Siamo un Paese nel quale l’età media è molto alta, e questo si rispecchia nel mondo del lavoro. Sono molti i giovani, anche laureati, che faticano e annaspano in un mondo del lavoro sempre più complesso, che sembra offrire poche opportunità rispetto ai costi fisici, mentali ed emotivi legati alla prestazione lavorativa. Uno scenario diverso da quello delle scorse generazioni, eppure bisogna fare i conti con la realtà. Questo è un primo passo in avanti per migliorare le cose.